Selfie Spot del Monte Fuji sotto assedio: la città giapponese erige una barriera
Nella tranquilla cittadina di Fujikawaguchiko, situata ai piedi del sentiero Yoshida che conduce al Monte Fuji, si sta preparando una battaglia contro l'overtourism. Questa pittoresca località giapponese, rinomata per le sue viste mozzafiato sull'iconica montagna del Giappone, è alle prese con un'invasione di turisti stranieri in cerca del selfie perfetto.
L'epicentro di questa frenesia turistica? Un umile avamposto di Lawson's, un'onnipresente catena di minimarket, che involontariamente è diventato lo sfondo per la tanto ricercata istantanea. I turisti affollano per catturare il sorprendente contrasto tra il vivace negozio illuminato al neon e la serena maestosità del Monte Fuji che incombe sullo sfondo.
Tuttavia, la città ha raggiunto il punto di rottura. Stufi dell’assalto dei visitatori armati di telecamera, i funzionari locali hanno intrapreso azioni decisive. Nel tentativo di preservare la tranquillità della città e combattere l'afflusso di turisti, verrà eretta un'imponente barriera di rete, che bloccherà di fatto l'ambita vista.
"È deplorevole aver dovuto adottare tali misure", lamenta un funzionario locale, riconoscendo la necessità di questo passo drastico.
La barriera, alta ben otto piedi e larga 66 piedi, simboleggia la determinazione della città nel rivendicare la propria identità dalla morsa dell'overtourism. L'installazione, prevista per l'inizio della prossima settimana, funge da promemoria tangibile delle sfide poste dall'implacabile aumento del numero di turisti.
La difficile situazione di Fujikawaguchiko è emblematica di un problema più ampio che affligge il Giappone. Da quando ha riaperto i suoi confini dopo la pandemia alla fine del 2022, il paese è alle prese con le conseguenze dell’overtourism. Il marzo 2024 ha visto un afflusso storico di turisti stranieri, superando tutti i record precedenti ed esacerbando la pressione su destinazioni popolari come il Monte Fuji.
Le ripercussioni dell'overtourism vanno oltre il semplice disagio, manifestandosi nel degrado ambientale, nei rifiuti e nell'erosione lungo i sentieri. Il Monte Fuji, venerato come simbolo del Giappone e designato patrimonio mondiale dell'UNESCO, sopporta il peso maggiore di questo assalto, guadagnandosi il soprannome dispregiativo di "montagna spazzatura" tra la gente del posto.
In risposta a queste sfide, il governo della prefettura di Yamanashi ha implementato misure rigorose per regolamentare il turismo. Un limite giornaliero di 4.000 escursionisti e tariffe obbligatorie di 2.000 yen a persona mirano a frenare il sovraffollamento e mitigare l'impatto ambientale.
La decisione di erigere una barriera riecheggia iniziative simili intraprese altrove nel mondo. Hallstatt, in Austria, rinomata per il suo fascino pittoresco e la presunta ispirazione dietro "Frozen" della Disney, è alle prese con un dilemma simile. Di fronte a un afflusso travolgente di visitatori, nel maggio 2023 la città ha deciso di erigere una recinzione di legno per scoraggiare gli autori di selfie e preservare la propria tranquillità.
Mentre le comunità di tutto il mondo sono alle prese con le complessità della gestione del turismo, la difficile situazione di Fujikawaguchiko serve come un toccante promemoria del delicato equilibrio tra conservazione e progresso a fronte del crescente numero di turisti.